Rottamazione quater 2023, ecco come funziona e come fare domanda per la definizione agevolata ISTRUZIONI.
Al via la nuova definizione agevolata delle cartelle, la rottamazione quater. Agenzia Riscossione ha pubblicato sul sito le modalità e il servizio per presentare la domanda di adesione. La richiesta deve essere trasmessa in via telematica entro il 30 aprile 2023. La manovra ha infatti introdotto la possibilità di pagare in forma agevolata i debiti affidati in riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se ricompresi in precedenti rottamazioni che risultano decadute per mancati pagamenti. Sarà possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni. On line anche le Faq.
La definizione agevolata - ricordano da Riscossione - consente di versare il solo importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora e l'aggio, mentre le multe stradali potranno essere estinte senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio.
Sarà possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni. A coloro che presenteranno la richiesta di definizione agevolata, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 la comunicazione con l’esito della domanda, l’ammontare delle somme dovute ai fini della definizione e i bollettini di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione. Oltre alle modalità e al servizio per la presentazione della domanda di adesione, Agenzia delle entrate-Riscossione ha pubblicato sul proprio portale anche le risposte alle domande più frequenti (Faq) sulla nuova definizione agevolata. I contribuenti possono presentare la richiesta di adesione alla Definizione agevolata utilizzando l’apposito servizio disponibile direttamente nell’area pubblica del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, senza la necessità di inserire credenziali di accesso. Nella sezione «Definizione agevolata» si deve compilare l’apposito form inserendo i numeri identificativi delle cartelle/avvisi che si vogliono includere nella domanda di adesione, specificando il numero delle rate in cui si intende suddividere l’importo dovuto e il domicilio al quale verrà inviata entro il mese di giugno la comunicazione delle somme dovute. È inoltre necessario indicare un indirizzo e-mail al quale verrà inviata la ricevuta di presentazione della domanda ed è obbligatorio allegare la prevista documentazione di riconoscimento.
Come fare domanda
Hai a disposizione due modalità alternative per presentare ladomanda di adesione.
On-line in area riservata
Compila ilforme indica le cartelle/avvisi che intendi inserire nella domanda di adesione direttamente dall’area riservata con le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi.
On-line in area pubblica
Compila ilform, allegando ladocumentazione di riconoscimento. Ricorda di specificare l’indirizzo e-mail per avere la ricevuta della domanda di adesione (R-DA-2023).
Se intendi aderire alla Definizione agevolata ("Rottamazione-quater”) per un singolo carico contenuto nella cartella/avviso e non per tutta la cartella/avviso, è possibile indicare anche il riferimento del singolo carico.
Dopo aver presentato la domanda
Se haipresentato la domanda in area riservata, riceverai una e-mail di presa in carico con allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione (R-DA-2023).
Se haipresentato la domanda in area pubblica:
- * Riceverai una prima e-mailall’indirizzo che hai indicato, con un link da convalidareentro le successive 72 ore. Decorso tale termine, il link non sarà più valido e la richiesta sarà automaticamente annullata.
- *Dopo la convalida della richiesta, una seconda e-mailindicheràla presa in carico, con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati inseriti.
- * Infine, se la documentazione allegata è corretta, ti verrà inviata unaterza e-mailcon allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione (R-DA-2023).
QUAL È L’AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA?
La Legge n. 197/2022 stabilisce che i benefici previsti dalla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”), siano applicati ai debiti risultanti dai carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Chi aderisce dovrà pagare unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non saranno invece da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio.
Per quanto riguarda i debiti contenuti nei carichi relativi alle sanzioni per violazioni del Codice della strada, nonché alle altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), l’accesso alla misura agevolativa prevede, invece, che non siano da corrispondere unicamente le somme dovute a titolo di interessi compresi quelli di cui all’art. 27, sesto comma, della Legge n. 689/1981 (cosiddette “maggiorazioni”), quelli di mora di cui all’art. 30, comma 1, del DPR n. 602/1973 e di rateizzazione, nonché le somme dovute a titolo di aggio.
2. QUALI SONO I DEBITI CHE RIENTRANO NELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA?
La Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli:
• * contenuti in cartelle non ancora notificate;
• * interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;
• * già oggetto di una precedente “Rottamazione” anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del relativo precedente piano di pagamento.
I carichi affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato rientrano nella “Rottamazionequater” solo se l’ente, entro il 31 gennaio 2023, provvede a:
o # adottare uno specifico provvedimento;
o # trasmetterlo, sempre entro la stessa data, ad Agenzia delle entrate-Riscossione;
o # pubblicarlo sul proprio sito internet.
3. QUALI SONO I DEBITI CHE NON RIENTRANO NELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA?
Non rientrano nel beneficio della Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”):
• * i carichi affidati all’Agente della riscossione prima del 1° gennaio 2000 e dopo il 30 giugno 2022;
• * i carichi relativi a:
▪ # somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato;
▪ # crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
▪ # multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
▪ # “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e l’Imposta sul Valore Aggiunto riscossa all’importazione.
• * le somme affidate dagli enti della fiscalità locale e/o territoriale per la riscossione a mezzo avvisi di pagamento (cosiddetti GIA);
• * i carichi affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato che non hanno provveduto, entro il 31gennaio 2023, all’adozione di uno specifico provvedimento volto a ricomprendere gli stessi carichi nell'ambito applicativo della misura agevolativa.
4. PER ADERIRE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEVO FARE UNA RICHIESTA?
Sì, la Legge n. 197/2022 stabilisce che il debitore manifesta la sua volontà di procedere alla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”), presentando, entro il 30 aprile 2023, apposita dichiarazione di adesione, con le modalità, esclusivamente telematiche, definite da Agenzia delle entrate-Riscossione e rese note sul proprio sito internet.
5. COME POSSO PRESENTARE LA DOMANDA DI ADESIONE?
È possibile presentare la domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazionequater”) utilizzando i servizi messi a disposizione da Agenzia delle entrate-Riscossione sul proprio sito internet.
Sono previste due modalità alternative per presentare la domanda:
• * in area riservata, con le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi, indicando le cartelle/avvisi per i quali si intende beneficiare delle misure introdotte dalla Definizione agevolata;
• * in area pubblica compilando un apposito form in ogni sua parte e allegando la documentazione di riconoscimento. Sarà necessario specificare l’indirizzo e-mail, per
ottenere la ricevuta della domanda di adesione.
6. COSA SUCCEDE DOPO AVER PRESENTATO LA DOMANDA DI ADESIONE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA?
La legge prevede che Agenzia delle entrate-Riscossione invii al contribuente, entro il 30 giugno 2023, una “Comunicazione” di:
• * accoglimento della domanda, contenente:
▪ # l’ammontare complessivo delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”);
▪ # la scadenza dei pagamenti in base alla soluzione rateale indicata in fase di
presentazione della domanda di adesione;
▪ # i moduli di pagamento precompilati;
▪ # le informazioni per richiedere l’eventuale domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto corrente;
• * diniego (eventuale), con l’evidenza delle motivazioni per le quali non è stata accolta la richiesta di Definizione agevolata.
7. DEVO PAGARE IN UNICA SOLUZIONE OPPURE POSSO RATEIZZARE?
È prevista la possibilità di pagare l’importo dovuto a titolo di Definizione agevolata:
• in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023;
• oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno, tra loro, di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° agosto 2023.
La scelta del numero delle rate dovrà essere indicata nella domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”). I pagamenti dovranno avvenire secondo le date di scadenza riportate sulla “Comunicazione delle somme dovute” che Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 unitamente ai moduli di pagamento.
8. COME POSSO PAGARE LE SOMME DOVUTE PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA?
Per pagare sono disponibili i seguenti canali:
• * Sito istituzionale;
• * App EquiClick;
• * Domiciliazione sul conto corrente;
• * Moduli di pagamento utilizzabili nei circuiti di pagamento di:
▪ #sportelli bancari;
▪ # uffici postali;
▪ # home banking;
▪ # ricevitorie e tabaccai;
▪ # sportelli bancomat (ATM) che hanno aderito ai servizi CBILL;
▪ # Postamat;
• * Sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione prenotando un appuntamento nei giorni dal lunedì al venerdì.
9. COSA SUCCEDE SE NON PAGO UNA RATA O PAGO IN RITARDO?
In caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni,
dell’unica rata ovvero di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento, la Definizione
agevolata (“Rottamazione-quater”) risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati
a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.
10.SE PRESENTO LA DOMANDA DI ADESIONE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA, COSA SUCCEDE RISPETTO ALLE PROCEDURE ATTIVATE O ATTIVABILI
DALL’AGENTE DELLA RISCOSSIONE PER IL RECUPERO DEI DEBITI INDICATI NELLA DOMANDA?
In seguito alla presentazione della domanda di adesione, Agenzia delle entrate-Riscossione, limitatamente ai debiti rientranti nell’ambito applicativo (debiti “definibili”) della Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”):
• * non avvierà nuove procedure cautelari o esecutive;
• * non proseguirà le procedure esecutive precedentemente avviate salvo che non abbia già avuto luogo il primo incanto con esito positivo;
• * resteranno in essere eventuali fermi amministrativi o ipoteche, già iscritte alla data di presentazione della domanda;
Inoltre, il contribuente, sempre per i debiti “definibili”, non sarà considerato inadempiente ai sensi degli articoli 28-ter e 48-bis del DPR n. 602/1973 e per il rilascio del documento unico di regolarità contributiva (DURC).
11.HO UN CONTENZIOSO CON AGENZIE DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE PER ALCUNE CARTELLE CHE VORREI ORA INSERIRE NELLA DOMANDA DI ADESIONE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA. POSSO FARLO?
Sì, la Legge n. 197/2022 lo consente. Tuttavia, nella domanda di adesione alla Definizione agevolata, (“Rottamazione-quater”), è necessario indicare la rinuncia a eventuali contenziosi relativi alle cartelle indicate nella stessa domanda.
12.HO ADERITO ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA PER DEBITI PER I QUALI AVEVO UNA RATEIZZAZIONE IN CORSO. COSA SUCCEDE?
La legge prevede che, una volta presentata la domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) siano sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata (31 luglio 2023) delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti rateizzazioni.
Alla stessa data (31 luglio 2023), le rateizzazioni in corso relative a debiti per i quali è stata accolta la “Rottamazione-quater” sono automaticamente revocate.
In caso di mancato accoglimento della domanda di adesione, potrà essere invece ripreso il pagamento delle rate del piano di rateizzazione.
13.NELLA MIA SITUAZIONE DEBITORIA CI SONO CARTELLE DI PAGAMENTO CHE POTREBBERO ESSERE INTERESSATE DALLO "STRALCIO” DEI DEBITI
DI IMPORTO RESIDUO FINO A MILLE EURO IL CUI ANNULLAMENTO, COME PREVISTO DALLA LEGGE N. 197/2022, SI CONCRETIZZERÀ SOLO IL 31
MARZO 2023. POSSO COMUNQUE INDICARE QUESTI CARICHI NELLA DOMANDA DI ADESIONE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA? NON RISCHIO DI
PAGARE SOMME SUPERIORI A QUELLE EFFETTIVAMENTE DOVUTE?
È possibile presentare la domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazionequater”) anche per questi carichi e non c’è il rischio di pagare somme maggiori di quelle dovute. Gli importi da saldare infatti, a titolo di “Rottamazione-quater”, riportati nella “Comunicazione” che Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023, terranno già conto dell’annullamento determinato dallo “Stralcio” dei debiti fino a mille euro che sarà effettuato il 31 marzo 2023.
14.HO ANCORA IN ESSERE UN PIANO DI PAGAMENTO DELLA “ROTTAMAZIONETER”, DOVE PERALTRO SONO PRESENTI ANCHE CARICHI CHE POTREBBERO RIENTRARE NELLO “STRALCIO” DEI DEBITI FINO A MILLE EURO PREVISTO DALLA LEGGE N. 197/2022. POSSO EVITARE IL PAGAMENTO DELLA PROSSIMA RATA IN SCADENZA IL 28 FEBBRAIO 2023 E PRESENTARE LA RICHIESTA DI “ROTTAMAZIONE-QUATER”?
Sì. La Legge n. 197/2022 non preclude la possibilità di accedere alla “Rottamazione-quater” anche per debiti già ricompresi in precedenti “Rottamazioni”.
In tal caso la “Comunicazione” che Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023, terrà già conto degli importi che verranno nel frattempo annullati per effetto dello “Stralcio” dei debiti fino a mille euro che sarà effettuato il 31 marzo 2023.
15.COME POSSO VERIFICARE LA MIA SITUAZIONE DEBITORIA, SENZA RECARMI ALLO SPORTELLO, PER POTER POI PRESENTARE LA DOMANDA DI DEFINIZIONE AGEVOLATA (“ROTTAMAZIONE-QUATER”)?
Puoi consultare la situazione complessiva delle tue cartelle/avvisi nell’area riservata del sito internet. Accedi al servizio “Situazione debitoria - consulta e paga”. Puoi, inoltre, avere informazioni e richiedere la situazione debitoria dall’area pubblica del sito, utilizzando il servizio “Invia una e-mail al Servizio contribuenti”.
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FAQs
Quali cartelle possono essere rottamate? ›
Si possono rottamare tutti i ruoli relativi a: tributi, imposte (compresa l'Iva se non è riscossa all'importazione), contributi previdenziali e assistenziali e multe stradali.
Come si richiede la rottamazione delle cartelle Equitalia? ›Il contribuente, per riuscire ad ottenere la rottamazione delle cartelle esattoriali fino a 120.000 euro, dovrà accedere all'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate Riscossioni, e presentare la domanda nella sezione: “Rateizza adesso“.
Quali cartelle rientrano nella pace fiscale? ›Esso opera automaticamente e riguarda le sole cartelle fino a 5.000 euro, emesse dal 2000 al 2010. Nella rottamazione non rientrano i debiti per aiuti di Stato considerati illegittimi dall'Unione Europea. Inoltre, sono escluse le sanzioni penali, gli importi derivanti da sentenza di condanna della Corte dei Conti.
Come richiedere il saldo e stralcio all'agenzia delle entrate? ›. La richiesta può essere inviata seguendo due diverse modalità: inviando il Modello SA_ST compilato in ogni sua parte, all'indirizzo PEC della Direzione Regionale dell'Agenzia. consegnando il Modello direttamente a uno degli sportelli dell'Agenzia delle Entrate, compilato e firmato.
Quando va in vigore la rottamazione quater? ›Rottamazione quater cartelle esattoriali notificate tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022, con pagamento della sola quota capitale; Presentazione della domanda entro il 30 aprile 2023; Pagamento in unica soluzione o in massimo 18 rate, entro il 31 luglio 2023.
Come richiedere la definizione agevolata? ›Per aderire alla Definizione agevolata, entro il 30 aprile 2023, il contribuente deve presentare una dichiarazione di adesione esclusivamente in via telematica, secondo le modalità pubblicate sul sito dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.
Come funziona rottamazione quater? ›Gli importi dovuti ai fini della rottamazione-quater, potranno quindi essere versati in unica soluzione entro il 31 luglio 2023 oppure in un massimo di 18 rate, di cui le prime due, pari ognuna al 10% del totale dovuto, con scadenza 31 luglio 2023 e 30 novembre 2023.
Dove trovo i bollettini della definizione agevolata? ›Consulta le nuove scadenze nella sezione dedicata alla specifica misura agevolativa ("Rottamazione-ter" e "Saldo e stralcio") sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it.
Che fine ha fatto la rottamazione quater? ›La legge prevede che, una volta presentata la domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) siano sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata (31 luglio 2023) delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti rateizzazioni.
Quali cartelle si prescrivono in 5 anni? ›- TARI;
- IMU;
- TOSAP (Tassa per l'Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche) e COSAP;
- ICPA (Imposta comunale pubblicità e affissioni);
- IUC (Imposta unica comunale su casa e rifiuti);
- multe;
- sanzioni amministrative, tributarie, penali;
- contributi previdenziali INPS;
Quando va in prescrizione un debito con Agenzia delle Entrate? ›
Quando vanno in prescrizione i debiti con l'Agenzia delle Entrate? La prescrizione dei debiti avviene dopo 10 anni. Nel caso specifico parliamo di tasse e imposte a favore dell'Agenzia delle Entrate e, di conseguenza, dello Stato.
Quali cartelle si annullano? ›Il testo definitivo della Manovra 2023 alza il velo sui dettagli di due pilastri della pace fiscale disegnata dal governo. Per l'annullamento automatico dei debiti fino a mille euro affidati all'Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, la data da segnare sul calendario sarà il 31 gennaio 2023.
Quanto offrire alla banca per saldo e stralcio? ›In situazioni di questo tipo, solitamente, una offerta a saldo e stralcio può essere accettata offrendo una somma che oscilla tra il 80% ed il 90% del debito residuo.
Quanto costa un avvocato per saldo e stralcio? ›Le nostre consulenze legali per il saldo e stralcio partono da: 350€ per la trattativa. 500€ per la trattativa e la pre-perizia. 1.000€ per la trattativa e la perizia approfondita.
Quali sono i debiti che rientrano nel saldo e stralcio? ›Quali sono i debiti ammessi alla Rottamazione del 2023? I debiti che rientrano nella rottamazione-ter sono: le imposte non pagate, i contributi previdenziali e assistenziali, oltre alle multe stradali.
Quanto si risparmia con la rottamazione delle cartelle? ›Esempi pratici di rottamazione di cartella Equitalia
Aderendo alla definizione agevolata il contribuente beneficerebbe di uno sconto pari a 2.104,70 euro. Aderendo alla definizione agevolata il contribuente beneficerebbe di un risparmio pari a 6.505,20 euro, ottenendo un risparmio del 50%.
5.000 € con rottamazione e 3.000 € senza rottamazione per auto di categoria M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (ovvero auto elettriche). Dal 2 novembre 2022 al 31 dicembre 2022 tali contributi salgono rispettivamente a 7.500 e 4.500 € per i richiedenti con reddito ISEE inferiore a 30.000 €.
Quali cartelle si possono rateizzare? ›2) Cartelle di pagamento: come rateizzare i debiti oltre 120 mila euro. Per importi superiori a 120 mila euro si può richiedere la rateizzazione presentando domanda tramite gli specifici indirizzi pec riportati nel modello.
Come aderire alla definizione agevolata avvisi bonari? ›In particolare, per essere ammessi alla definizione agevolata degli avvisi bonari da controllo automatizzato, è necessario che (Fonte dossier ufficiale Legge di bilancio 2023): non sia scaduto il termine di pagamento di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n.
Che significa definizione agevolata? ›La Definizione agevolata prevede la possibilità estinguere i debiti iscritti a ruolo contenuti nelle cartelle di pagamento, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
Come si effettua la rottamazione? ›
Per demolire un veicolo bisogna rivolgersi a un demolitore autorizzato (Centro di raccolta autorizzato). L'elenco dei demolitori autorizzati si trova sulle guide telefoniche alla voce ”autodemolizioni”. Nel caso in cui cediate il veicolo per acquistarne un altro, lo consegnerete invece al concessionario.
Come funziona l'incentivo rottamazione? ›L'agevolazione del nuovo bonus rottamazione consiste in uno sconto del 20% sul prezzo totale d'acquisto di un nuovo televisore, che si può ottenere consegnando al rivenditore la vecchia tv acquistata prima del 22 dicembre 2018. Il rivenditore, poi, si occuperà dello smaltimento della vecchia tv.
Cosa serve per la rottamazione? ›- originale del libretto di circolazione;
- originale del foglio complementare o certificato di proprietà (CDP);
- targhe;
- copia del documento di identità del proprietario.
Per scaricare i bollettini infatti bisogna accedere all'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione, azione possibile solo con usando una delle credenziali che seguono: SPID; CIE (Carta d'Identità Elettronica); CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Come richiedere i bollettini Agenzia delle Entrate? ›Come funziona il servizio: Compila il form indicando il tuo codice fiscale, la data e il numero identificativo del provvedimento di accoglimento che hai ricevuto. Aggiungi anche l'indirizzo e-mail in cui desideri ricevere i bollettini/moduli di pagamento.
Come richiedere bollettini rateizzazione Agenzia delle Entrate? ›Il servizio "Rateizzazione - Richiedi i moduli di pagamento", disponibile nell'area pubblica del portale, ti consente di effettuare la richiesta online, in modo semplice e veloce, e di ricevere i moduli richiesti direttamente sulla tua e-mail.
Cosa succede se si paga in ritardo la rata della Rottamazione? ›Chi non paga le rate stabilite, ma anche chi paga in misura ridotta o in ritardo, perde i benefici previsti dalla definizione agevolata e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi oggetto della dichiarazione di adesione.
Come vedere se una cartella esattoriale è andata in prescrizione? ›Per sapere se una cartella Equitalia è prescritta bisogna prima di tutto controllare la data dell'ultima notifica ricevuta, inoltre bisogna fare attenzione se alla prima notifica si sono succeduti dei solleciti di pagamento che fungono da interruzione della prescrizione, infatti la prescrizione ricomincerà a partire ...
Cosa va in prescrizione dopo 3 anni? ›Prescrizione debiti 3 anni: si prescrivono in tre anni le parcelle dei professionisti (notai, avvocati, architetti, etc), e le tasse automobilistiche. Prescrizione debiti 2 anni: si prescrivono in due anni, le bollette di gas e luce.
Quanto tempo ha Equitalia per notificare una cartella? ›296, comma 163) che ha stabilito: "Per la riscossione coattiva dei tributi locali il relativo titolo esecutivo (cartella o ingiunzione) deve essere notificato al contribuente, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l'accertamento è divenuto definitivo".
Quali debiti non vanno mai in prescrizione? ›
Quali debiti non vanno in prescrizione? Non sono soggetti a prescrizione i debiti derivanti da “diritti indisponibili”, ovvero quelli che per la loro importanza vengono sottratti a possibili negoziazioni che danneggerebbero lo stesso titolare o sono contrarie alla legge.
Quanti anni indietro può andare l'Agenzia delle Entrate? ›L'Agenzia delle Entrate ha a disposizione cinque anni di tempo per accertare le posizioni dei contribuenti, che decorrono dalla data in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi. Se la dichiarazione non è stata presentata, il termine si estende a sette anni.
Cosa si prescrive in 2 anni? ›2 anni, a partire dalla Legge di bilancio 2018, hanno una prescrizione di 2 anni le bollette di luce, acqua e gas. 1 anno, vanno in prescrizione tasse per atti giudiziari, rette scolastiche, premi assicurativi RC, furto e incendio, medicinali.
Quali cartelle si prescrivono in 10 anni? ›I termini di prescrizione per tutte le cartelle che fanno riferimento alle imposte erariali quali I.V.A., I.R.A.P., I.R.P.E.F si prescrivono in 10 anni.
Come patteggiare con Agenzia delle Entrate? ›Ebbene, ad oggi, non esiste alcuna norma che consenta di “patteggiare” i debiti con l'Agenzia Entrate Riscossione. Quindi, è esclusa a priori la possibilità di presentare un saldo e stralcio, ossia una decurtazione del debito con un pagamento forfettario.
Quando una cartella esattoriale decade? ›La prescrizione di 5 anni delle cartelle esattoriali decorre trascorsi 60 giorni dalla notifica del pagamento da effettuare. Questo, invero, è il termine concesso dalla legge per versare le somme dovute.
Quanto si risparmia con un saldo e stralcio? ›Il saldo e stralcio permette di chiudere un debito raggiungendo un enorme risparmio, dal 30 al 40% dell'importo iniziale (sui debiti maturati).
Chi propone il saldo e stralcio? ›Il saldo e stralcio deve essere proposto dal debitore, ma il creditore ha la facoltà di accettarlo o rifiutarlo in base alla propria convenienza. Perciò chi lo propone deve valutare attentamente quale somma offrire a stralcio del debito per riuscire a portare a termine favorevolmente la trattativa.
Quando si può fare il saldo e stralcio? ›30 aprile 2022 per le rate di “Rottamazione-ter” e “Saldo e stralcio” originariamente in scadenza nel 2020; 31 luglio 2022 per le rate di “Rottamazione-ter” e “Saldo e stralcio” originariamente in scadenza nel 2021; 30 novembre 2022 per le rate di “Rottamazione-ter” previste nel 2022.
Quanto prende un avvocato per una conciliazione? ›260 euro, per le controversie di valore compreso tra 5.201 e 26.000 euro; 530 euro, per le controversie di valore compreso tra 26.001 e 52.000 euro; 880 euro, per le controversie di valore compreso tra 52.001 e 260.000 euro; 915 euro, per le controversie di valore compreso tra 260.001 e 520.000 euro.
Quando decade il decreto ingiuntivo? ›
Quando decade il decreto ingiuntivo? Il decreto ingiuntivo diventa esecutivo una volta trascorsi 40 giorni dalla sua notifica, fatta eccezione per il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, ma decade se non viene notificato entro 60 giorni dalla data di deposizione dell'atto in cancelleria.
Come si scrive una proposta di saldo e stralcio? ›La richiesta di saldo e stralcio, così come l'eventuale successivo accordo, deve indicare gli estremi delle parti, la causa del debito (ad esempio il numero del contratto), la data dell'accordo, l'importo inizialmente dovuto e quello concesso a seguito del taglio, le firme delle parti.
Quali cartelle non rientrano nel Saldo e stralcio? ›Sono esclusi dalla nuova rottamazione i carichi relativi a: «risorse proprie tradizionali» dell'Unione europea e Iva riscossa all'importazione; recuperi degli aiuti di Stato considerati illegittimi dalla stessa Unione europea; crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti; multe, ammende e sanzioni ...
Quali cartelle possono essere stralciate? ›Quindi anche una cartella di pagamento di importo superiore al limite di 5mila euro può essere interamente stralciata se all'interno di questa sono presenti più carichi di importo inferiore a 5 mila euro.
Quali cartelle rientrano nella rottamazione quater? ›- contenuti in cartelle non ancora notificate;
- interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;
In linea generale, tutte le imposte e le tasse riscosse dall'Agenzia delle Entrate, e quindi dovute allo Stato, si prescrivono nel termine di 10 anni.
Quando vanno in prescrizione le cartelle di Equitalia? ›Innanzitutto la durata della prescrizione di una cartella esattoriale varia dai 3 ai 10 anni, a seconda della tipologia di debito da pagare, e deve, in ogni caso, essere dichiarata e riconosciuta da un tribunale, altrimenti non è effettiva. Ecco perché spesso è necessario un intervento legale.
Che fine ha fatto la Rottamazione quater? ›La legge prevede che, una volta presentata la domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) siano sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata (31 luglio 2023) delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti rateizzazioni.
Cosa vuol dire Rottamazione quater? ›Rottamazione-quater: cosa prevede la Legge di Bilancio 2023
La Rottamazione-quater trova posto all'art. 1, commi 231 – 252 della Legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023); si tratta del nuovo strumento di Pace Fiscale per rottamare: le cartelle di pagamento. gli accertamenti esecutivi.
Ebbene, ad oggi, non esiste alcuna norma che consenta di “patteggiare” i debiti con l'Agenzia Entrate Riscossione. Quindi, è esclusa a priori la possibilità di presentare un saldo e stralcio, ossia una decurtazione del debito con un pagamento forfettario.
Come sapere se una cartella è stata cancellata? ›
Per controllare, basta andare sul sito dell'Agenzia delle Entrate e verificare il proprio estratto conto così da sapere se il debito è stato definitivamente stralciato.
Quando vengono cancellati i debiti? ›L'articolo inserito nella bozza della Legge di bilancio specifica che “Sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, ...
Come chiedere l'annullamento di una cartella esattoriale? ›Per chiedere di annullare in tutto o in parte il debito presente nella cartella puoi fare ricorso all'autorità giudiziaria competente. Nel documento che deciderai di impugnare (per esempio la cartella) troverai maggiori informazioni su come effettuare il ricorso e a quale giudice inviarlo.
Come funziona lo stralcio delle cartelle fino a € 5000? ›L'art 4 del Decreto Sostegni (D.L. 22.3.2021 n. 41) ha previsto un annullamento automatico dei ruoli affidati agli Agenti della Riscossione nel periodo compreso tra l'1.1.2000 e il 31.12.2010. Più nello specifico, sono annullati tutti i debiti residui alla data del 23 marzo 2021, fino a 5.000 euro.
Come si annullano le cartelle esattoriali? ›Il contribuente, se ritiene infondato l'addebito, può rivolgersi all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate che ha emesso il ruolo per chiedere il riesame al fine di ottenere l'annullamento in autotutela, totale o parziale della pretesa.